S.S. Adriatica Sud, 241 – 61032 Torrette di Fano (PU)
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Visita il cuore delle Marche: il campeggio Metauro è situato in una zona strategica, vicina alle più belle attrazioni turistiche delle Marche

Dal nostro campeggio è possibile raggiungere in breve tempo le più belle città e attrazioni naturalistiche delle Marche: Pesaro, Urbino, San Leo, Gradara, le grotte di Frasassi, la gola del Furlo e tante altre fantastiche località.

Una volta arrivato al campeggio, rivolgi al personale in reception per ricevere maggiori informazioni e depliant turistici.

TRA NATURA E STORIA

FANO (6 km)

Fano fondata dai romani, è oggi una stazione balneare molto frequentata, ed un porto peschereccio fra i più importanti dell’Adriatico. Fano è meta di un turismo attento alla qualità della vita: il suo territorio conserva, infatti, un patrimonio culturale, storico e ambientale di prim’ordine, che consente al visitatore di passare dal mare alla collina per cogliere anche il fascino dei paesaggi che la cingono nell’arco di pochi chilometri. Il porto divide in due il lungo litorale fanese: a levante troviamo la marmorea e bianca spiaggia di Sassonia, a ponente l’aureo e luccicante Lido. A nord e a sud, nelle località di Fosso Sejore, Metaurilia, Torrette e Marotta, spiagge ampie e piccole baie accolgono il turista in un ambiente in armonia con la natura.

GRADARA (28 km)

La rocca di Gradara fu realizzata tra l’XI e il XV secolo e divenne teatro della perenne lotta tra i Malatesta e i Montefeltro, per passare in seguito sotto il dominio degli Sforza. Non sono state tuttavia le diatribe tra nobili famiglie a dare fama alla Rocca e a farne un luogo ricco di suggestione, quanto il sommo poeta Dante Alighieri. Nel V Canto dell’Inferno, la Divina Commedia racconta la passionale e tragica storia d’amore che coinvolse Paolo e Francesca, assurti a coppia simbolo degli amanti d’ogni epoca. Si racconta che la loro turbolenta relazione ebbe come scenario proprio la Rocca di Gradara e la camera degli amanti ospitata all’interno della fortezza, suggerisce ancora l’atmosfera di una appassionante e tragica evoluzione di sentimenti.

URBINO (35 km)

Urbino è città d’arte e ogni via, ogni angolo dell’affascinante centro storico offre al visitatore piacevoli sorprese. Le attrattive da non perdere sono talmente tante che la città può benissimo rappresentare un itinerario senza che sia abbinata ad altri centri. Urbino è unita alla memoria dei Montefeltro e di Raffaello e ai loro nomi sono legate le tappe fondamentali di una visita alla città. Il Palazzo Ducale, residenza dei duchi di Montefeltro, domina la collina e un effetto tra il fascino e il timore è la sensazione che genera a prima vista, la stessa che il duca Federico desiderava ottenere. Il Palazzo è sede della Galleria Nazionale delle Marche: ed è impossibile citare tutti i capolavori conservati, basti dire che il visitatore potrà ammirare le opere di artisti quali Piero della Francesca, Raffaello o il fiammingo Giusto di Gand. Dopo la visita d’obbligo alla residenza del Duca e al suo straordinario e ricco d’effetti visivi studiolo, si proseguirà la visita ai quartieri medievali e quattrocenteschi, dove ammirare le numerose e interessanti chiese: San Domenico, Sant’Agostino, San Francesco. Di antico fascino anche le testimonianze dell’operato di aggregazioni laicali, le cosiddette confraternite A esse si deve la bellezza degli oratori ancora conservati: Oratorio di San Giovanni Battista, Oratorio della Confraternita di San Giuseppe, Oratorio di Santa Croce. Suggestive anche le testimonianze della permanenza a Urbino di Raffaello. La casa natale del pittore, situata nell’omonima via a pochi passi dalla piazza centrale, apre al pubblico i locali che videro le prime creazioni dell’artista.

GOLA DEL FURLO (45 km)

Percorrendo la Flaminia in direzione Fano-Roma è inevitabile il passaggio sotto la galleria del Furlo, situata ai piedi dell’omonima Gola che divide in due quello che una volta era un unico massiccio. Per milioni di anni il fiume Candigliano l’ha solcato lasciando una profonda spaccatura sul suo percorso. È anche per questo motivo che i nostri monti racchiudono una sorprendente varietà di elementi interessanti. Primo fra tutti è sicuramente quello naturale. Il Furlo ospita animali selvatici di grande valenza ecologica (Lupo, Aquila reale, Albanella minore, Falco pellegrino, Sparviere, Gracchio corallino, Picchio muraiolo) e piante di interesse botanico (Moehringa papulosa, Salix apenninica…). Per non parlare poi dei 2500 ettari di foreste demaniali, delle due Aree Floristiche che sono veri e propri cantieri biologici in costruzione. In questa stupenda cornice naturale è possibile un meraviglioso viaggio nella storia della terra che, attraverso le successioni geologiche visibili sulle pareti calcaree della gola, è alla portata di tutti. Tra gli altri elementi interessanti si deve evidenziare anche l’antica tradizione contadina, dalla quale deriva la recente cultura culinaria legata al tartufo. I Monti del Furlo e la vicina Acqualagna sono annoverati tra i principali produttori di tartufo nero e tartufo bianco pregiato del centro Italia.

GROTTE DI FRASASSI (88 km)

Qualche chilometro in più è certamente giustificato dalla straordinaria bellezza del parco naturale di Frasassi e della Gola Rossa. Per giungere a Genga, centro dell’entroterra anconetano, è sufficiente percorrere la A14, uscire ad Ancona Nord, quindi proseguire per la superstrada Ancona-Roma uscendo a Genga- Sassoferrato. Ci si troverà di fronte un’angusta gola detta Gola di Frasassi. Ai piedi vi sorge Genga, centro turistico dove l’attrazione che più di ogni altra richiama visitatori è senza dubbio quella delle Grotte di Frasassi. Le Grotte costituiscono un complesso ipogeo definito come uno dei più belli al mondo. Il Gruppo speleologico CAI di Ancona le scoprì nel 1971 e già tre anni dopo si decise di aprire al pubblico quello che apparve da subito un tesoro di inestimabile valore, un’attrazione dal raro potere suggestivo. Negli anni, il percorso destinato ai visitatori è stato corretto e migliorato per accentuare, con i giusti accorgimenti scenografici, i colori e le forme delle concrezioni, stalattiti e stalagmiti, ma anche i naturali giochi d’acqua e le volte maestose. È possibile visitare le Grotte durante tutto l’anno, ad eccezione del 1° gennaio, 4 e 25 dicembre. Frasassi fa parte, dal 1997, del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, la più grande area protetta regionale. Un viaggio nel Parco è un viaggio alla scoperta dei tesori storico-artistici, celati da paesaggi ricchi di fascino ed armonia, immersi in una natura integra e rigogliosa. Gli scenari naturali sono inseriti in un’area più vasta, quella della Comunità Montana dell’Esino-Frasassi e i comuni interessati dall’area del parco sono Arcevia, Fabriano, Genga e Serra San Quirico, centri dalle molteplici ricchezze storiche, archeologiche e culturali.

SAN LEO (90 km)

La rocca di San Leo fu realizzata in epoca medioevale e qui -ultima capitale dell’Italia del primo millennio- nacque il Sacro Romano Impero di stirpe germanica. Nel XV secolo la rocca fu ampliata dall’architetto senese Francesco di Giorgio Martini per volere di Federico II da Montefeltro. L’inespugnabile Rocca conserva i ricordi legati agli ultimi giorni di vita di un celebre: Giuseppe Balsamo, meglio conosciuto con il nome di Conte di Cagliostro. Un personaggio al confine tra storia e leggenda; alchimista, medico, mago e massone, Cagliostro fu bollato come truffatore dal Governo Pontificio che lo condannò al massimo della pena: la morte. Non servì a molto la commutazione della pena in carcere a vita: la prigione prescelta -la Rocca di San Leo appunto- si rivelò luogo di lenta agonia. Rinchiuso dapprima nella cosiddetta Sala del Tesoro, e poi trasferito nel “pozzetto”, Cagliostro morì dopo quattro anni, rifiutando i sacramenti.

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